Come definire il tempo che stiamo vivendo? Qual è il tratto fondamentale che caratterizza il vissuto di tanti oggi?
Gioco con le parole nella ricerca di un denominatore comune.
È il tempo degli arresi, degli individui, delle monadi a sé stanti…
Siamo sempre di corsa, tempo non ne abbiamo; ci accontentiamo di qualche soddisfazione nel frattempo fuggente.
Fatichiamo a trovare un senso a ciò che ci accade. Ci basta trovare gusto in qualcosa. Un frammento che, una volta sorbito, lascerà il posto ad altro e poi ad altro ancora.
Le giornate scivolano via veloci senza lasciarci la possibilità di comprendere che la vita non è fatta per viver come bruti.
Potrà mai una simile poltiglia sociale generare una città come accadeva nel Medioevo, quando pulsioni, intelligenze e sudori prendevano forma sociale, giorno dopo giorno, intorno alla Cattedrale, al Palazzo del Comune, al mercato… in un reticolo di vie e viuzze organizzate in un sistema vivente?
